Le detrazioni fiscali per le spese mediche nel 2025 presentano alcune novità, tra regole tracciabili, limiti e dettagli curiosi. Una burocrazia che, se affrontata con pazienza, può alleggerire un po’ il peso delle spese sanitarie.
Nel 2025, la faccenda delle detrazioni sulle spese mediche continua a destare un certo interesse. O forse sarebbe più giusto dire: un misto tra speranza e noia. Perché se da un lato la possibilità di recuperare un po’ di soldi fa piacere, dall’altro la burocrazia non smette mai di giocare a nascondino coi contribuenti.
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Eppure il meccanismo non è poi così astruso. Con il Modello 730/2025, chi ha sostenuto spese sanitarie nel 2024 può ottenere una detrazione del 19%. Ma – visto le cose semplici non piacciono – prima bisogna superare la solita franchigia: 129,11 euro. Solo la parte che eccede questa soglia può rientrare nella detrazione.
Spese mediche detraibili 2025: cosa sapere
Le voci che si possono inserire nel calderone delle spese detraibili sono tante. Si va dalle analisi cliniche alle visite specialistiche, dagli interventi chirurgici all’assistenza infermieristica. Anche i veicoli per disabili rientrano, ma solo in certi casi e con documentazione ad hoc.
Un dettaglio che spesso manda in confusione è la tracciabilità. Senza pagamento tracciabile, addio detrazione. Bonifico, carta, assegno, l’importante è che ci sia prova. Un foglietto del POS, un estratto conto, una scritta sulla fattura. Qualcosa, insomma, che dimostri che i soldi sono stati spesi effettivamente per quella data motivazione.
Occhio alla documentazione (e ai dettagli)
Il tutto si gioca nel Quadro E del 730, righi E1 a E4. Sembra un rebus, ma si tratta solo di sapere dove infilare i numeri. Talvolta però si sottovalutano alcuni aspetti. Tipo il fatto che, se si superano i 15.493,71 euro di spese, la detrazione può essere spalmata in quattro anni. Una misura che richiede un po’ di tempo, ma che torna utile per chi ha affrontato costi davvero cospicui.
Un altro punto che sfugge spesso è il principio di cassa: contano le spese pagate nel 2024, non quelle riferite a prestazioni ricevute. Quindi, se si è saldato a gennaio 2025, la detrazione slitta all’anno dopo.
E poi c’è il dettaglio dei familiari. Le spese per i familiari a carico si possono detrarre. Fin qui tutto lineare. Però, se il familiare in questione ha avuto un reddito sopra una certa soglia, addio detrazione. Anche se la fattura è intestata al genitore. Un punto su cui si potrebbe aprire un discorso a parte, ma la normativa è chiara.
Alcune situazioni particolari da non trascurare
Un esempio curioso riguarda le spese fatte per una persona defunta. Se pagate dagli eredi, si possono comunque detrarre. Anche se non era un familiare a carico. E se a pagare sono stati più eredi? Ognuno si detrae la sua parte, in base a quanto ha speso. Dettagli da tenere a mente, se si vuole evitare di perdersi tra i documenti.
C’è poi la questione delle strutture sanitarie pubbliche. In quel caso, solo il ticket è detraibile. Niente detrazioni per la parte già coperta dal Servizio Sanitario Nazionale. Stesso discorso per i dispositivi medici, se acquistati in farmacia con regolare scontrino parlante, si può detrarre anche senza pagamento tracciabile.
Un’ultima nota: per i familiari non a carico ma con patologie esenti dal ticket, è possibile detrarre fino a 6.197,49 euro l’anno. Una cifra tutt’altro che effimera, anche se non capita spesso di raggiungerla.
Dunque, tra ricevute, franchigie e codici da spuntare, il quadro fiscale delle spese mediche nel 2025 resta denso ma non del tutto oscuro. Con un po’ di attenzione, e qualche annotazione a penna sul calendario, si riesce a mettere insieme la documentazione senza andare in tilt.