Sciopero generale oggi, manifestazioni in tutta Italia: Salvini attacca, Landini risponde, Schlein difende il diritto di sciopero

Emma Karter

L’Italia si è fermata oggi per lo sciopero generale indetto da Cgil, Usb, Cub e Sgb, una mobilitazione nata per denunciare il blocco israeliano alla Global Sumud Flotilla e per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza. La protesta ha coinvolto trasporti, servizi pubblici e privati, con cortei in decine di città e ripercussioni immediate sulla mobilità nazionale.

Trasporti bloccati e piazze gremite

Lo sciopero è partito ieri sera alle 21 con lo stop del personale ferroviario. Da Milano a Roma fino a Napoli, cancellazioni e ritardi fino a cinque ore hanno mandato in tilt i principali nodi ferroviari. Garantite soltanto le fasce minime di servizio previste dalla legge, ma per migliaia di pendolari la giornata è stata segnata da attese interminabili e coincidenze saltate.

A Milano la Cgil parla di oltre 100mila manifestanti in corteo lungo le vie del centro, con striscioni e slogan in sostegno a Gaza. Momenti di tensione si sono registrati vicino alla stazione di Lambrate, dove un gruppo ha tentato di deviare il percorso, trovando la strada sbarrata dalle forze dell’ordine.

Sciopero generale oggi

A Roma hanno sfilato più di 60mila persone da piazza Vittorio fino a Termini, sotto un imponente dispositivo di sicurezza. Contestazioni e fischi sono stati indirizzati verso l’ambasciata tedesca, accusata di complicità nella crisi mediorientale.

Cortei imponenti anche a Napoli (50mila presenze), Bologna (tra 40 e 70mila), Genova (40mila), oltre a manifestazioni a Torino, Pisa, Palermo, Catania, Cagliari e Brescia. A Livorno e Trieste i presidi hanno bloccato porti e arterie strategiche, rallentando traffici commerciali e collegamenti.

Salvini contro Landini, lo scontro politico

La mobilitazione ha acceso il confronto tra governo e sindacati. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha definito lo sciopero “illegittimo” per mancanza del preavviso previsto dalla legge 146/90, annunciando un giro di vite normativo: “Se Landini proclama lo sciopero, lo paghi di tasca sua”.

Durissima la replica del segretario della Cgil, Maurizio Landini: “Chi scende in piazza rinuncia a una giornata di stipendio. Non è chi protesta a danneggiare il Paese, ma chi ignora la crisi umanitaria in corso”.

Dal fronte progressista, la segretaria del Pd Elly Schlein ha difeso il diritto dei lavoratori: “Lo sciopero è un diritto costituzionale. Giù le mani da questa libertà fondamentale”.

Disagi diffusi e tensioni locali

Gli effetti della protesta si sono fatti sentire soprattutto nei trasporti. A Milano, Roma e Napoli centinaia di corse ferroviarie e urbane sono state cancellate o ridotte al minimo, mentre negli aeroporti il traffico aereo ha subito rallentamenti.

Non sono mancati episodi di tensione. A Torino, Brescia e Salerno si sono registrati lanci di oggetti contro le forze dell’ordine e risposte con lacrimogeni. Nei porti di Livorno e Trieste i blocchi hanno paralizzato per ore il traffico merci. In altre città, come Genova, Vicenza e Firenze, i manifestanti hanno occupato caselli autostradali e binari ferroviari, creando disagi anche alla circolazione stradale.

La maggior parte dei cortei, tuttavia, si è svolta in modo pacifico. In piazza si sono visti non solo lavoratori, ma anche studenti, famiglie e associazioni civiche, a conferma della natura ampia e trasversale della mobilitazione.

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