Metti il ghiaccio nelle bevande? Attenzione: può farti più male di quanto pensi

Emma Karter

Quando il termometro supera i 35 gradi, ogni sorso d’acqua fresca sembra una benedizione. E la tentazione di riempire il bicchiere di ghiaccio è forte, lo so. Ma ti sei mai chiesto quanto sia davvero sicuro quel ghiaccio? La risposta, purtroppo, non è così scontata. E dietro una bevanda ghiacciata possono nascondersi batteri pronti a farsi largo nel tuo organismo.

Il ghiaccio fatto in casa: falso amico?

Durante l’estate, l’uso del ghiaccio in casa diventa un gesto automatico. Riempi la vaschetta, la metti in freezer e, dopo qualche ora, ecco quei bei cubetti trasparenti pronti per ogni tipo di bevanda. Ma fermati un secondo: quando è stata l’ultima volta che hai lavato quella vaschetta? Se sei come me, magari ti è pure capitato di usarla per settimane intere, senza toccarla mai.

Ti racconto un episodio: due anni fa, in pieno luglio, organizzo un aperitivo a casa. Ghiaccio a volontà nei bicchieri. Il giorno dopo? Io e un mio amico con lo stomaco a pezzi. Non è colpa certa del ghiaccio, ma sai com’è… da allora, preferisco non rischiare.

Il ghiaccio può sembrare “pulito”, ma spesso non lo è. Le vaschette abbandonate per giorni diventano il paradiso di batteri silenziosi, come E. coli o enterococchi. E no, il freezer non li elimina. Li addormenta, magari, ma non li uccide.

E pensa a quante volte tocchi i cubetti con le mani, magari mentre prepari piatti o bevi qualcosa. Basta poco. E quei cubetti che dovrebbero rinfrescarti, ti mettono invece KO. Succede, credimi.

Quando sei fuori casa: fidarti o evitare?

Lo so, sei al bar, fa caldo, e ti portano quel bicchiere bello ghiacciato. Sembra perfetto. Ma ti fidi di come è stato preparato quel ghiaccio? Personalmente, da quando lavoro in ambito alimentare, guardo con più attenzione anche i dettagli invisibili.

In tanti locali, il ghiaccio viene fatto con macchine automatiche che nessuno sanifica da settimane. Magari il barista lo prende con la mano dopo aver toccato soldi, o peggio ancora con una pinza lasciata lì a prendere polvere. Sembra una scena esagerata? Succede più spesso di quanto pensi.

La realtà è che non puoi saperlo. Ma puoi scegliere. Quando non mi fido, vado di bottiglia sigillata. O chiedo: “Senza ghiaccio, grazie”. Sarà anche tiepida, ma almeno so cosa sto bevendo. E ti garantisco: se hai mai preso un’intossicazione estiva, quella scelta ti sembrerà saggia.

Come ridurre i rischi del ghiaccio contaminato

Anche a casa tua, puoi fare tanto per usare il ghiaccio in modo più sicuro. Bastano piccole abitudini, semplici ma efficaci. E fidati, non servono prodotti strani o sforzi enormi, solo un po’ di attenzione in più.

Comincia col lavare le vaschette del ghiaccio almeno ogni due o tre giorni. Non ti fidare dell’aspetto: anche se sembrano pulite, possono nascondere batteri. Io le passo velocemente con acqua calda e un goccio di aceto. Due minuti, e dormo più tranquillo.

Fai attenzione a come le riempi. Non usare bicchieri già usati o brocche incerte. Versa l’acqua da una bottiglia pulita, o direttamente dal rubinetto se è sicuro nella tua zona. E quando i cubetti sono pronti, non toccarli mai con le mani nude. Usa pinze o un cucchiaio pulito.

Ecco un piccolo promemoria pratico:

  • Lava le vaschette del ghiaccio ogni pochi giorni, anche se sembrano a posto
  • Usa acqua potabile, meglio se filtrata o da bottiglia
  • Evita di toccare il ghiaccio direttamente: mani e utensili devono essere puliti
  • Conserva i cubetti in contenitori chiusi, se li trasferisci

Ti sembrano cose ovvie? Forse. Ma quanti davvero lo fanno? Pochi. Eppure basta poco per evitare problemi fastidiosi.

Il ghiaccio non si vede, ma si sente

Il problema del ghiaccio è che non ha odore, non ha colore e non fa rumore. Ma quando qualcosa va storto, lo senti eccome. Crampi, nausea, mal di pancia. Non sempre è lui il colpevole, ma spesso lo sottovalutiamo. Ed è proprio lì che sbagliamo.

Cambiare qualche abitudine è più semplice di quanto credi. E ti garantisco: una volta che inizi a fare più attenzione, non torni indietro.

Piccolo gesto, grande differenza

Bere qualcosa di fresco in estate è un piacere irrinunciabile. Ma fidati: vale la pena farlo con testa. Il ghiaccio, se preparato male, può rovinarti anche la giornata più bella. Non serve diventare maniaci della pulizia, ma un minimo di cura e consapevolezza fanno la differenza.

Lavare le vaschette, usare acqua pulita, maneggiare i cubetti con attenzione. Tutto qui. Sono gesti piccoli, quasi invisibili. Ma fanno davvero la differenza tra una bevanda dissetante e una corsa in bagno.

E tu? Hai mai fatto caso a come prepari il tuo ghiaccio? O ti affidi ancora al caso, bicchiere dopo bicchiere?

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