L’anno 2025 introduce nuove possibilità per i lavoratori italiani desiderosi di anticipare il pensionamento. Grazie alla possibilità di acquistare i contributi mancanti, è possibile colmare le lacune contributive necessarie per accedere alla pensione o incrementare l’importo della stessa. L’istituto nazionale di previdenza sociale ha stabilito che il costo di questo servizio sarà di 4.141 euro all’anno per ogni periodo contributivo mancante, rivolto prevalentemente a lavoratori dipendenti non agricoli.
la prosecuzione volontaria dei contributi
La misura della prosecuzione volontaria dei contributi è stata pensata per coloro che hanno interrotto o cessato la loro attività lavorativa e desiderano continuare a versare i contributi. Questo strumento supporta chi vuole perfezionare il requisito contributivo necessario per accedere al pensionamento anticipato. Tuttavia, per poter godere di questo beneficio, il lavoratore deve ottenere l’autorizzazione dall’INPS, dimostrando di avere almeno cinque anni di contributi versati complessivamente o tre anni nei cinque anni precedenti alla richiesta.
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chi può accedere ai contributi volontari
Non tutte le categorie di lavoratori possono usufruire della contribuzione volontaria. Essa è riservata a coloro che non sono impegnati in un’attività lavorativa dipendente, autonoma o parasubordinata e che non siano già titolari di una pensione diretta. Per chi rientra nei requisiti, il processo di versamento può essere comodamente gestito online, attraverso il portale dell’INPS, che guida l’utente passo dopo passo lungo il procedimento.
costi e requisiti: cosa considerare prima di fare domanda
È cruciale per i lavoratori interessati valutare accuratamente i costi e i requisiti prima di richiedere la possibilità di contribuzione volontaria. Il costo della contribuzione è legato non solo all’importo fisso di 4.141 euro, ma varia anche in relazione alla data di autorizzazione. Per chi è entrato nel sistema prima del 31 dicembre 1995, l’aliquota applicata è del 27,87%, mentre per le autorizzazioni successive l’aliquota sale al 33%.
Il calcolo è effettuato moltiplicando la retribuzione minima settimanale per le 52 settimane dell’anno e applicando l’aliquota corrispondente. Questa possibilità permette di stabilire in modo personalizzato quanto sia necessario per raggiungere i criteri pensionistici in base alla propria situazione.
contributi per lavoratori autonomi
Anche i lavoratori autonomi possono accedere alla contribuzione volontaria, sebbene con aliquote differenti. Alcuni esempi includono gli artigiani e i commercianti, con percentuali che variano tra il 24% e il 24,48% a seconda dell’età e del tipo di attività svolta. Queste specifiche devono essere considerate attentamente, poiché influenzano direttamente il costo complessivo per il lavoratore.
valutare i vantaggi
La possibilità di acquistare i contributi mancanti rappresenta un’apertura significativa per chi desidera accelerare l’accesso alla pensione. Tuttavia, è essenziale che ciascun lavoratore valuti i propri obiettivi a lungo termine, considerando anche gli aspetti economici associati all’acquisto dei contributi. Le regole definite dall’INPS mirano a garantire che solo i lavoratori qualificati possano beneficiare di questa misura, minimizzando così il rischio di sovrapposizione con altre tipologie di contribuzione obbligatoria.
In sintesi, per chi è prossimo al raggiungimento dei requisiti pensionistici richiesti ma è ancora lontano dal traguardo contributivo, la contribuzione volontaria può rappresentare una soluzione significativa per ottenere la pensione anticipata entro il 2025, unendo così vantaggio economico e previsione pensionistica.