Nuova carta d’identità elettronica: inizia una rivoluzione sostenibile

Marc Nicolas

La carta d’identità elettronica , ormai integrata nella vita dei cittadini italiani, si appresta a una trasformazione ecologica significativa. Grazie a un innovativo progetto, il nostro documento di riconoscimento sarà presto non solo sicuro e affidabile, ma anche amico dell’ambiente.

Un progetto per il futuro: meno plastica, più sostenibilità

Iniziative globali contro l’inquinamento da plastica si fanno sempre più pressanti, e l’Italia si inserisce in questo trend con un progetto volto a ridurre le 130 tonnellate annue di plastica usate per la produzione di CIE. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in sinergia con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, ha annunciato lo sviluppo di una carta d’identità biodegradabile, aprendo la strada a una generazione di documenti ecosostenibili.

Materiali innovativi: la scelta dei polimeri biodegradabili

La nuova carta d’identità sarà prodotta utilizzando acido polilattico , un polimero derivato da biomasse come l’amido di mais. Questo materiale, oltre a essere biodegradabile, soddisfa tutti i requisiti di sicurezza e resistenza, fattori fondamentali per un documento che deve durare nel tempo senza rischi di contraffazione. Grazie al processo di termofusione degli strati, la nuova CIE promette una robustezza degna del suo predecessore, ma con un impatto ambientale drasticamente ridotto.

Test di compostabilità: verso un ciclo di vita verde

I test condotti hanno dimostrato risultati eccezionali in termini di compostabilità. Dopo 77 giorni di compostaggio, la carta si degrada al 90,6%, un risultato che supera gli standard internazionali che richiedono il 90% in sei mesi. Questo traguardo non rappresenta solo un progresso nella tecnologia dei materiali, ma anche un passo avanti nella responsabilità ambientale, riducendo significativamente il periodo di decomposizione rispetto ai materiali plastici tradizionali.

Una finestra di innovazione: i semi di lino

Un’altra caratteristica sorprendente del nuovo design della CIE è l’inclusione di semi di lino nella struttura del documento. Una volta scaduta, la carta potrà essere piantata, offrendo la possibilità di veder nascere fiori, creando un vero e proprio ciclo di vita che va oltre il semplice documento di identità. Questo aspetto unisce simbolicamente l’identità personale e l’impegno ecologico in un gesto che va a riflettersi sulla cura del nostro ambiente.

Verso un documento eco-sicuro

Con la nuova carta d’identità biodegradabile, l’Italia può vantare un tentativo concreto di contribuire alla riduzione dell’inquinamento plastico. Mantiene tutti i necessari standard di sicurezza e durabilità, dimostrando che sostenibilità e funzionalità possono coesistere perfettamente. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come le istituzioni possano adottare soluzioni innovative per problemi globali, ponendo l’Italia all’avanguardia nel settore dei documenti identificativi eco-compatibili.

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